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La vela è approdata ad Expo. Lo ha fatto grazie alla giornata promossa dal consorzio Brescia, lo stesso che ha realizzato l'albero della vita, il simbolo dell'esposizione universale.
E poco lontano dall'albero hanno trovato posto due similatori dinamici con le due barche simbolo dell'Optimist e dell'Hansa, lo scafo per i velisti con disabilità in ambito motorio.
A completare la flotta c'era il maxilibera "Clandesteam", carena in carbonio, prima per 7 volte alla Centomiglia del lago di Garda.
L'iniziativa è stata resa possibile grazie alla XIV Zona della Federazione Italiana della Vela che comprende l'area del Benaco e delle sue regioni, a cui si è aggiunta l'Associazione Nautica Sebina del lago d'Iseo, l'altro importante bacino della provincia di Brescia.
A terra ad accompagnare i giovanissimi presenti ad Expo c'erano Massimo Dighe, velista paralimpico a Londra 2012, gli istruttori e aiuto istruttori Britta Sacco e Sergio Pariscenti (Associazione Vela Crema), Davide Giubelini e Ivan Inselvini (Fraglia Vela Desenzano), Michele Pasotti (Società Canottieri Garda Salò), Giacomo Quarenghi e Federico Scanzi (Associazione Nautica Sebino).
Con loro c'era anche Erwin Lintouth della Classe Italiana Hansa e del progetto Eos la vela per tutti-Michele Dusi, nonché organizzatore con il Circolo Vela Gargnano del Campionato Italiano di tutta la vela per disabili (Nazionale Hansa 303, Coppa Internazionale Skud 18, Trofeo delle Nazioni Marsilio Pasotti) che con l'evento sociale della Childrewindcup andranno in scena tra il 17 e il 20 settembre prossimi.
L'iniziativa ha ricevuto il plauso di tutti i visitatori, il veleggiare con il simulatore che ha offerto la migliore delle giornate promosse dalla provincia Brescia.
Meglio della vettura OM vincitrice della prima Mille Miglia e della Ferrari Formula Uno, bellissime ma intoccabili, mentre Optimist e Hansa hanno addirittura offerto l'imbarco e grazie al vento artificiale anche una bella e appassionante scuola di vela.
