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Speciale

Convenzione FIV-Giunti Progetto VelaScuola
DOPPIETTA PER ASSTERISCO: GORLA E CENTO!
12.09.16

Sono passati dieci anni da quel lontano 2006, in cui Assterisco riuscì nell’impresa di portare a casa la doppia vittoria tanto ambita: Gorla e Centomiglia.

Sabato, 10 settembre, la barca di Piergiorgio Zamboni, capitanata dal pluripremiato Pier Omboni, dopo sedici ore di sofferta regata, ha tagliato il traguardo di Bogliaco, aggiudicandosi, a distanza di una settimana dalla vittoria del Gorla, il primo posto in classifica nella più celebre delle classiche lunghe gardesane, organizzata, come sempre, dal Circolo Vela Gargnano.
E’ una bella giornata, in quel di Bogliaco: il sole è sorto da poco, il vento soffia da nord, con un’intensità moderata, tra i 18 e i 20 nodi; sulla linea di partenza più di 150 barche, tra cui undici Asso 99.
Pochi minuti dopo il primo segnale di avviso, la risalita verso la boa di Riva del Garda inizia con Marco Cavallini in testa, al timone di Idefix, seguito a distanza ravvicinata da Assterisco e Assatanato-Vetrocar.
Una volta superato Malcesine, nel tratto di percorso che conduce verso Limone, Assterisco riesce ad agganciare una corrente favorevole e guadagna velocità, avvicinandosi sempre più a Idefix.
Inizia un testa a testa degno dei più avvincenti match race, che dura una quarantina di minuti, durante i quali le due barche si dilettano in sorpassi e controsorpassi, finché, poco dopo Limone, Omboni supera Cavallini, piazzandosi in prima posizione e staccando definitivamente il resto del gruppo una volta giunti nel golfo di Riva del Garda.
La discesa, girata la boa di Riva, continua con vento da nord fino a Malcesine, dove Assatanato riguadagna terreno, supera Idefix e passa secondo alla boa di Brenzone.
A questo punto l’aria comincia a calare, il Peler lascia il passo all’Ora, proveniente da sud, che, debole e fiacca, rallenta la corsa delle barche, riducendo la distanza tra Assterisco e i suoi inseguitori.
La situazione peggiora drasticamente una volta oltrepassata Punta San Vigilio, quando le imbarcazioni si ritrovano sospese nella più totale assenza di vento: “E’ stato un dramma” – dichiara Paolo Moccia, tailer di Assterisco – “nel tratto tra San Vigilio e Desenzano, siamo andati avanti brancolando nel buio, alla disperata ricerca di un soffio d’aria, issando e ammainando lo Spi, alternandolo al Fiocco, almeno una trentina di volte!”.
Intanto non si scorge più Assatanato, che scopriremo poi essersi ritirato dai giochi. Anche Idefix sembra non essere più nei paraggi. In compenso, si fanno avanti Confusione, timonato da Paolo Virgenti, e Albino Fravezzi, a bordo di Sconquasso AC&E, dell’armatore di Brenzone, Andrea Farina.
Fravezzi si mantiene verso Sirmione, Confusione rimane più sotto la Rocca, in direzione della sponda bresciana, mentre Assterisco non abbandona la sua posizione a centro lago.
Tutto sembra scorrere liscio per Omboni e compagni, finché, giunti finalmente al giro di Desenzano, l’equipaggio di Assterisco non scorge la barca di Fravezzi, in boa, che si avvicina a tutta velocità.
Assterisco riesce comunque a scamparla per una lunghezza, girando primo.
Ed ecco che il vento, ancora timido, ricomincia a soffiare da nord, e la risalita concede un minimo di velocità in più alle barche.
L’andatura di Assterisco si intensifica ulteriormente all’altezza di San Vigilio, ma lo stesso vale per Sconquasso AC&E che, agganciato il giusto vento, in prossimità di Bogliaco, raggiunge l’Asso in testa e lo supera di due lunghezze, virando per tornare verso la costa.
Assterisco vira invece in direzione opposta, allontanandosi e, nel buio, perde le tracce del diretto avversario.
A questo punto nessuno sa cosa stia succedendo intorno o in che posizione si trovi rispetto alle altre imbarcazioni.
Quando Assterisco raggiunge finalmente il traguardo, l’equipaggio non avverte nessun segnale e dunque ignora che, una volta scesi a terra e giunti in porto, gli verrà comunicato di essere stato il primo Asso a tagliare la linea di traguardi di questa 66^ edizione della Centomiglia del Garda, percorsa, dalla barca di Zamboni, in 15 ore, 54 minuti e 26 secondi.
Secondi all’arrivo, con soli 4 minuti di ritardo sul vencitore, Fravezzi e il suo equipaggio veronese, a bordo di Sconquasso AC&E.
Terzo posto per Aron-Confusione, la barca di Elena Reboldi, timonata da Paolo Virgenti.
Quarti i Cavallini, sul loro Idefix.
Quinto Ke Asso, di Massimo Tosi e con Claudio Tonoli al timone.
Sesta posizione per Pigreco-Aron, la barca del Circolo Vela Gargnano, timonata da Guido Gallinaro.
Settimo il Principe Luitpold di Baviera, a bordo della sua Konig Ludwig.
Ottava all’arrivo, la giovanissima Clelia Sessa, su Icas, l’Asso della Società Canottieri Garda Salò.
Nono posto per Paterasso, altra barca di Andrea Farina, timonata da Hanno Kirchhoff.
Decimo Diego Petrucci, al timone del suo Sir Lancelot.

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