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Convenzione FIV-Giunti Progetto VelaScuola
LA NUOVA BARCA DELL'UNIVERSITA' DI BRESCIA PER LA "1001 e un vela Cup" a Venezia
16.09.16

Il dipartimento di meccanica dell’ Università di Brescia ha presentato il suo ultimo lavoro. E' una barca a vela costruita all’ interno dell’Ateneo bresciano, che in questo fine settimana sarà in gara a Venezia contro tutte le altre altre barche italiane costruite dagli studenti. La gara è la “1001 e un vela Cup”.

Al varo nel cantiere, allestito in uno stanzone di Via Europa, erano presenti il professor Sergio Pecorelli (rettore durante tutto il lavoro) e il prorettore Maurizio Memo, i due docenti che hanno fortemente voluto la realizzazione dello scafo. La costruzione è iniziata nel gennaio del 2015 e terminato con gli ultimi test sulle appendici e vele a fine agosto.

Molti dei 20 studenti coinvolti hanno rinunciato alle vacanze estive. Il materiale sviluppato a base di "Biomid" e "Balsa" (materiali ecocompatibili, tutti smaltibili) ha portato una riduzione di circa il 40 per cento in peso rispetto alla vecchia barca. Sono poi state realizzate nuove appendici (studiate per una migliore idrodinamica’) e nuovi profili delle vela.

La nuova barca porta il numero velico "Ita 30", prefisso telefonico di Brescia. Si chiama “Peler”. E' un omaggio al più celebre dei venti dei laghi di Garda e del Sebino. Il team, guidato al professor Massimo Colotta (Ottimo regatante di Melges 20 e 24 e docente sia a Brescia sia in Canada)) è già a Venezia per il Campionato delle Università Italiane .
I primi test e gli allenamenti si sono svolti sul lago d’Iseo, presso la base dell Ans di Sulzano. Questo progetto è solo uno dei tre sviluppati in collaborazione con il Lab – Cv Gargnano, le idee portate dal vento, che hanno portato alla realizzazione (e alla costruzione da parte dell’Itis Beretta di Gardone Val Trompia) del sedile mobile per i velisti paralimpici italiani in gara a Rio in questi giorni, la maglietta Xeos, che trasmette grazie a dei sensori 9 parametri vitali di sopravvivenza.

La maglia 2.0 è stata testata per ora dai velisti del Cus di Brescia, dal progetto Hyak in Centomiglia, dalla squadra giovanile RS Feva di Circolo Vela Gargnano e Canottieri Garda di Salò.

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