30.04.19 Il suo nome è 69F. Si tratta della prima barca a vela al mondo, foiling (volante), a scafo unico, one design, ovvero tutte le imbarcazioni che verranno prodotte saranno rigorosamente uguali. Il progetto è italoargentino o meglio veronese e argentino. Argentini sono gli yacht designer Laureano Marquinez e Nahuel Wilson che hanno già maturato esperienze progettuali di super yacht di barche a vela ad alte prestazioni come i V70's i TP52 e i catamarani volanti utilizzati nell'America's Cup, la competizione velica più antica e prestigiosa del mondo. Marquinez e Wilson hanno lavorato in simbiosi con il giovane
veronese Umberto De Luca, progettista nautico, con solida formazione di matrice britannica e agonista di
ottimo livello. Oltre a Umberto De Luca che né è il responsabile, fanno parte del progetto anche altri veronesi: Carlo Tomelleri, coordinatore, Pierluigi Bresciani, appassionato armatore di barche a vela, Paolo e Zeno Casti, che si dedicano al marketing e alla comunicazione. A loro si aggiungono il campione Daniele "Dede" De Luca, velaio e consulente tecnico
e il velista milanese Giorgio Benussi.La base per i test sperimentali, appena conclusi, di questa rivoluzionaria imbarcazione è stata la Fraglia Vela Malcesine a Navene, che sarà anche la sede della 67F Academy, la scuola dove si
potrà imparare a condurla. Il 69F, che riesce a raggiungere una velocità di 70 chilometri all'ora, ha un design aggressivo. È stato pensato per un equipaggio di tre persone. È dotato di terrazze laterali, invece dei trapezi, per permettere manovre più agevoli e una navigazione più sicura. Le appendici, ovvero i foil, che permettono allo scafo di navigare volando, proprio come un aliscafo, sono a V. Il timone invece è a forma di T.
L'imbarcazione è dotata di una deriva a baionetta e di una superficie velica di 40 metri quadrati che diventano 78 quando viene issata il gennaker, la grande vela di prua. Il peso della barca, completa di tutta la sua attrezzatura è di soli 380 chili, più il peso dell'equipaggio che può arrivare 270 chili. La 69F è stata concepita sia per un uso professionale, ma anche per un utilizzo «normale» da parte di velisti di medio livello, che vogliano cimentarsi in sicurezza con questo nuovo modo di praticare la vela. «Questa barca è molto divertente e vola con 7 nodi», spiega Daniele "Dede" De Luca. «È da oltre
un anno che effettuiamo test sperimentali con l'apporto anche di Maciel Cicho Cicchetti esperto velista argentino professionista che vive a Caprino. Ora che la messa a punto si è conclusa si passerà alla fase produttiva. Intanto sta crescendo l'interesse intorno a questa imbarcazione. Già due rappresentante dei quattro team impegnati nell'America's Cup (tra loro c'è anche Prada Luna Rossa, ndr) sono interessati alla nostra 69F. Segno che stiamo facendo un lavoro di altissimo livello. Questa imbarcazione è costruita in carbonio e "dinema" e utilizza normalissime vele. Non ali d'aero, inaccessibili ai più, come sono state usate nell'ultima edizione di Coppa America. Abbiamo applicato nella progettazione questi
principi: semplicità, accessibilità, sostenibilità e sicurezza». «La prima imbarcazione 69F della serie, prodotta dal cantiere Mondini di Lonato, verrà varata a fine giugno», spiega Carlo Tomelleri coordinatore del progetto. «A luglio partiranno i corsi della 69F Accademy che sarà diretta dal campione argentino Santiago Lange. Ed è pensata per creare le basi
della diffusione del Sailing hydrofoil. Nel frattempo selezioneremo qui sul Garda giovani velisti per impiegarli come istruttori e magari come regatanti. Dal prossimo anno infatti partirà un circuito internazionale itinerante della classe 69F che farà tappa nelle location più importanti al mondo della vela mondiale. Intanto stanno arrivando diverse richieste dagli armatori. Uno ci ha chiesto di partecipare alla Centomiglia, la regata che si corre sul Garda, che tra l'altro quest'anno celebra l'edizione 69. Sembra un segno del destino».
Santi Lange, architetto navale, 6 Olimpiadi, 3 medaglie, un mito che a 57 anni si sta preparando per i Giochi di Tokyo 2020 con il Nacra 17, il catamarano volante, è stato coinvolto già nelle fasi di messa a punto dell'imbarcazione. L'Academy del format 69F, con sede a Malcesine, avrà la sua firma: «69F Academy by Santi Lange» e promuoverà
la sua filosofia «democratica» che propone un allargamento della base degli utilizzatori grazie a una scuola aperta a tutti. Un'Academy per principianti, esperti e professionisti ma anche per chi voglia provare l'esperienza del volo a pelo d'acqua. A Malcesine sta quindi iniziando la nuova era della vela, in vista anche della sfida dell'America's Cup del 2021,
che prevede l'uso di barche monoscafo dotate di foil.
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